Investigatori privati: Individualismo superato dall’esigenza comune

Investigatori privati: Individualismo superato dall’esigenza comune.

Il particolare periodo che il mondo sta attraversando a causa del Covid-19, ha avuto risvolti in ogni ambito nonché nel settore lavorativo.

Investigatori privati individualismo e limitazioni

Anche le investigazioni private hanno subito gli effetti dello stesso, con limitazioni e fermo delle attività. Limitazioni che sono diventate motivo di determinazione e cooperazione, stabilendo la fine dell’epoca dell’individualismo.

Tra le iniziative intraprese, c’è quella degli investigatori campani che si sono fatti portavoce della categoria e sottoscrittori di istanze presso le prefetture di competenza.

Tra le istanze la più sentita è stata la prosecuzione dell’attività professionale poiché connessa alla filiera produttiva per coloro i quali che annoverassero tra loro clientela tali aziende. Attenendosi quindi a quanto stabilito dai decreti emanato del Presidente del Consiglio rispetto alle misure di emergenza Covid-19.

Specificatamente riferito ai servizi assicurativi che rappresentano parte integrante del settore investigativo, è stata richiesta autorizzazione a poter procedere e ad espletare le attività connesse, nel rispetto delle prescrizioni previste dai DPCM in materia Covid-19.

 

Alle suddette Istanze, hanno fatto seguito alcune risposte della Prefettura interpellate che autorizzavano lo svolgimento dell’attività investigativa in ambito assicurativo come da art. 1 comma 1 lettera del DPCM del 22.03.2020 e dunque rientrante tra le attività funzionali alla filiera produttiva, vedi foto.      Talune Prefetture hanno deciso di rimanere in silenzio assenso.

 

Questo periodo così difficile sta tuttavia portando alla luce la determinazione e la forza di coesione degli investigatori privati campani, portando gli stessi verso nuovi ed importanti traguardi.

Investigatori privati campani: Individualismo superato nelle avversità, in nome di una più nobile forma di cooperazione.

Il presidente della Federpol Campania Giancarlo D’Amore, continua quindi nel suo progetto di aggregazione dei detectives campani; con l’aiuto di tutti i colleghi ed in particolare dei nuovi membri del gruppo di studio della Federpol Campania Francesco D’Agosto ed Alberto Fedele.